01/04/16

Grazie, signora Maria



 - Pronto, signora Maria, mi riconosce?
 La cartomante, mentre le mani poco inanellate raccolgono dal tavolo i tarocchi della precedente telefonata, alza gli occhi verso la telecamera e la fissa come a cercare un indizio.
- Possibile che non mi riconosce, signora Maria? Sono Elisa...
- Elisa...?
- Sì, Elisa... Non si ricorda?
- Oh, certo! Come sta, signorina Elisa? Mi scusi, ma la sua voce mi giunge disturbata. Regia, per favore... Lei come mi sente?
- Io bene, ma anch’io sento la mia voce poco chiara nella televisione.
- Non importa, signorina Elisa, si capisce lo stesso, non è il caso di preoccuparsi. Ma mi dica: lei come sta? Sta meglio? Ha iniziato la nuova cura?
- È proprio per questo che le telefono, signora Maria. Sapesse...
- Mi dica.
Mischia le carte e comincia a disporle in varie direzioni sul panno del tavolo, fino a comporre una figura a raggiera.
- Sapesse come sto male... Io non capisco... Sa quelle iniezioni che le avevo detto? Ho dovuto interromperle... Non capisco... stavo peggio di prima.
- E adesso non prende più niente?
- Adesso il dottore mi ha dato una nuova cura, è tanto bravo, ma non è che le cose siano cambiate gran che. Sì, sto meglio coi miei dolori, ma ho sempre brutte reazioni... non le reggo nemmeno queste, di iniezioni... le devo alternare un giorno sì e uno no... e quando non le faccio sto peggio di prima, signora Maria.
La signora Maria volta le prime carte della fila esterna della raggiera e le osserva con attenzione. Reprime una smorfia. La trasforma in sorriso senza soluzione di continuità.
- Oh, signorina Elisa... ma lei non è allergica solo a questo tipo di medicinali! Qui vedo che le sue allergie sono tante... Eh sì, tante...
- Proprio così... Sapesse quanti ne ho provati, signora Maria... non so più cosa fare... Anche il dottore mi sembra che non sa più da che parte voltarsi... “Non capisco,” dice. “È strano, una cosa del genere non mi è mai capitata... Va be’, proviamo anche questa, allora...”, dice. Ma io...?
- Su, su, signorina Elisa... Cosa sono le iniezioni che le ha dato adesso: ricostituenti?
- Sì...
- È mai possibile che sia allergica anche alle vitamine?
Alza di nuovo la testa, come sorpresa, verso la telecamera e volta altre carte. Guarda con attenzione anche queste, raddrizzando con l’indice e il medio quelle un po’ sbilenche. Nel telefono si sente il respiro della signorina Elisa e un cane che abbaia.
- Sento che c’è Sissi, lì con lei. Come stai, Sissi? La tua padrona ti dà preoccupazioni?
- Oh, lei sta benone, signora Maria, grazie... eccome se sta bene... Sente che la saluta? Sì, Sissi... è la signora Maria, non senti che ti saluta? Su, fai la brava adesso... Ci scusi...
- Eh sì, purtroppo è allergica anche a queste vitamine. Strano... (Volta le ultime carte.) È una questione complicata... Ma cosa succede? Mi sente, signorina Elisa? È saltata la linea... Pronto?
- Sì, pronto. Buona sera, signora Maria, sono Giovanna, vorrei sapere se riuscirò ad avere una casa mia...
- Mi scusi, signora Giovanna, ma stavo parlando con la signorina Elisa... Se è così gentile da voler attendere... Cosa è successo, regia? Ah, ecco... Pronto, signorina Elisa? È saltata la linea... mi sente adesso?
- Sì, la sento... adesso la sento meglio...
- Dicevo che la questione è complicata, che dovrebbe venirmi a trovare in studio, uno di questi giorni... qui non c’è tempo... E poi...
- Sì, sì, lunedì telefono per prendere un appuntamento...
- Dica alla signora Rossella di essere la signorina Elisa, le ricordi che ha già parlato con me in televisione e vedrà che un posto per lei lo faremo saltare fuori...
- Oh grazie... Ma intanto cosa devo fare?
- Continui con la cura, signorina Elisa. Mi raccomando, non smetta, e se non regge le iniezioni ogni giorno, continui ad alternarle; ma non smetta.
- Due al giorno me ne ha prescritte il dottore, si figuri, ma proprio non ce la faccio più, non ce la faccio... Non ce la faccio se smetto e non ce la faccio a continuare... Sto male, signora Maria... non sono più in grado nemmeno di...
- Ma cosa succede stasera? Pronto...? È saltata la linea un’altra volta... Pronto?
- Pronto, signora Maria? Sono ancora Giovanna...
- Mi scusi, signora Giovanna, ma dev’essere saltata un’altra volta la linea... Abbia pazienza ancora per un po’...
- Sì, mi scusi...
- Ma si figuri, non è colpa sua... Regia? Ah ecco... Signorina Elisa, è ancora lì?
- Sì, sono qui... Cosa è successo?
- Niente, è saltata la linea un’altra volta. Càpita... Le dicevo di non abbattersi, signorina Elisa, vedrà che una soluzione la troveremo... Una soluzione c’è, la sua malattia non è così grave... E soprattutto non si metta in testa brutte idee...
- Sì, sì, signora Maria, grazie. Speriamo... Ma sapesse, non ce la faccio più... Tutte le ho provate, tutte... Stai ferma, Sissi... Oh, mi scusi...
- Mi ascolti, signorina Elisa, mi ascolti: per prima cosa non deve abbattersi in questo modo. Lo so che sta male, ma vedrà che troveremo il rimedio adatto, abbia fiducia... Le ripeto, la sua malattia non è così grave, e lei non deve peggiorare le cose abbattendosi inutilmente... Si faccia forza.
- Speriamo, signora Maria, speriamo...
- Senta, facciamo così... Lei abita sempre a...?
- Sì.
- Bene... Allora non c’è bisogno che telefoni lunedì. Domani io sono nel mio studio di Cremona e potrei, la sera, verso le nove-novemmezza, quando ritorno, fermarmi io da lei, se non ha impegni...
- Impegni? Oh no, certo! Lei piuttosto... No, no... non voglio che si disturbi per me...
- Ma cosa dice? Si figuri... Sono sulla strada, nessun disturbo... Sì, sì, facciamo così: domani sera passo io da lei e vedremo cosa si può fare...
- Ma la prego, signora Maria...
- No, è deciso: alle nove sono da lei. E mi raccomando, si faccia coraggio...
- Sì, signora Maria, certo... E grazie... grazie, signora Maria.


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