17/02/16

Anche loro!





Ho intenzione di propormi come agente alle anatre: così da una parte rimpinguo la mia magra pensione e dall’altra metto un po’ di ordine nello spettacolo che offrono e limito lo sfruttamento indiscriminato di cui sono oggetto ad opera praticamente di chiunque. Per tacere delle prepotenze subite dai compagni del fiume, in particolare dai cigni, che si accaparrerebbero tutto il cibo se solo la corrente non disperdesse quello che non riescono a trangugiare con una tale avidità che un giorno o l’altro sicuro che schiattano ingozzati.
Si potrebbe, tanto per cominciare, regolare gli orari e i luoghi di apparizione (se funziona, mi propongo anche alle Madonne e agli altri esseri soprannaturali, che però, a quanto mi consta, amano improvvisare); allestire coreografie più articolate e meno caotiche, pur preservando l’impressione di naturalezza fondamentale in questo genere di esibizioni; dividere i compiti valorizzando i talenti dei singoli e mascherando le deficienze di chi ne è sprovvisto ma non per questo va discriminato, perché la sua semplice presenza è già un dono inestimabile: per esempio quelli vocali, con canti e controcanti, cori gregoriani, o alpini (meglio), incluso tutto il repertorio di richiami, minacce e scambi di informazioni, ovviamente con libertà di improvvisazione di modulazioni, danze, svolazzi e sprint improvvisi, a pelo d’acqua, fulminei, in momenti e spazi specifici, pianificati questi, ma con saggezza, in modo elastico, in particolare per i piccoli, dalla creatività sconfinata.
La prima volta che le trovo in silenzio, glielo accenno.

(Ci devono pensare, mi hanno risposto. Anche loro!)

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